Un pacchetto di NPL è un aggregato di singole posizioni di credito in sofferenza con caratteristiche distintive ed individuali. Il modo migliore per stimarne il valore è partire dalla valutazione dei suoi elementi costitutivi: i singoli loan. È quindi indispensabile disporre di strumenti affidabili che permettano di costruire una misura capace di discriminare tra i singoli loan, associando ad ognuno di essi una valutazione il più vicina possibile alla realtà.

La propensione al ripagamento: Θi

Per costruire una valutazione del singolo loan è necessario chiedersi cosa ne determini il valore. L’ammontare recuperabile (Vi) dipende innanzitutto dalla volontà/capacità del creditore di ripagare, che può essere matematicamente interpretata come una frazione Θi (compresa tra 0 e 1 ) del suo valore nominale, il Gross Book Value:

ViiGBVi

dove i rappresenta la singola posizione

In un mondo ideale (perfetta informazione) la propensione al ripagamento del creditore (Θi), sarebbe un’informazione disponibile ed utilizzabile dagli operatori del mercato. Questo comporterebbe un aumento di efficienza, perché permetterebbe di assegnare ad ogni singolo loan il suo effettivo valore atteso, esigendo dal creditore il massimo ammontare recuperabile.

Tuttavia la realtà è caratterizzata da asimmetria informativa: l’individuo conosce la sua propensione al ripagamento, il suo creditore no. Il creditore può solo dedurre, dalla sua esperienza o con metodi statistici, quale possa essere il valore massimo che ricavabile da quel singolo loan, date le caratteristiche ad esso associate.

L’asimmetria informativa, in termini statistici, si tramuta nella necessità di stimare, cioè costruire una misura che ne rappresenti il valore nel modo più preciso possibile, partendo dalle informazioni a disposizione inserite in un modello matematico che interpreta la realtà.

Le determinanti della propensione al ripagamento

È quindi innanzitutto fondamentale definire quali siano le determinanti della propensione al ripagamento. È evidente che questo dipende dalle caratteristiche individuali del debitore, e del credito in sé, ma non solo. E’ infatti innegabile che il contesto in cui vive, e le dinamiche sottese, sono elementi determinanti per definire la propensione al ripagamento, ed in ultima analisi, il valore di ogni loan.

Due loan con identico GBV, posseduti da due persone con le medesime caratteristiche individuali, ma collocati in due contesti socio/economici differenti, hanno una differente propensione al ripagamento, e quindi un valore differente.

  • Le caratteristiche individuali:
    La propensione al ripagamento è innanzitutto una caratteristica individuale. Infatti alcune di queste hanno un chiaro impatto sulla propensione alla restituzione del prestito (si pensi ad esempio all’assenza di reddito oppure all’uscita dalla condizione di disoccupazione) e possono essere usate per costruirne una stima.
    Senza cadere in un rozzo determinismo, alcune caratteristiche individuali influenzano maggiormente di altre la probabilità di ripagamento:

    • Il differente orizzonte di vita e reddituale tra una persona di 30 anni ed una di 50
    • La differente propensione al risparmio e al rischio tra uomini e donne (ampiamente verificata dalla letteratura accademica)
    • La presenza di una garanzia immobiliare o finanziaria che incentiva a fare il possibile per saldare il suo debito pur di non subirne la perdita.

    Risulta peraltro evidente che un aumento del numero delle informazioni disponibili dovrebbe permettere una stima maggiormente precisa, cioè più vicina al valore reale.

  • Il contesto in cui si vive:
    Anche l’ambiente influenza la propensione al ripagamento. Infatti, un periodo di recessione impatta negativamente rispetto ad uno di crescita economica, riducendo la capacità/volontà degli individui di ripagare il loan, e quindi sul suo valore.
    Allo stesso modo, anche i tempi dei procedimenti giudiziari o le tempistiche delle aste modificano il valore del loan influenzando i flussi di cassa attesi ed i costi di gestione.
    Identificare le variabili di contesto che impattano maggiormente sul valore del loan significa riconoscere che lo spazio ed il tempo giocano un ruolo determinante ed il cui valore è una funzione non sempre lineare. E’ quindi necessario valutare attentamente le alternative e gli impatti che queste variabili hanno sui differenti scenari.

Senza un modello che permetta di valutare non solo le variabili, ma anche le relazioni specifiche che le legano al valore atteso, si rischia di riproporre iterativamente una semplice analisi descrittiva a portafogli apparentemente simili ma che, invece, sono strutturalmente differenti perché valutati in contesti diversi e composti da caratteristiche fondamentali che si modificano nel tempo.
Avere a disposizione un modello teorico, statisticamente testato, che definisce in maniera precisa le relazioni tra le variabili (siano esse individuali o di contesto) ed il valore atteso del singolo loan, diventa imprescindibile.
La forza di questa modalità permette di identificare le reali relazioni causali tra le variabili e di ridurre il problema complesso legato alla valutazione del portafoglio (e delle sue azioni di gestione) ad un più semplice problema computazionale di definizione e verifica delle relazioni stesse: è più semplice valutare l’impatto che ogni singola variabile ha sulla propensione al ripagamento che provare a valutare globalmente un insieme indistinto e numericamente rilevante di singole posizioni.

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